Ormai è chiaro il futuro dei display: sarà flessibile. E per flessibile intendiamo schermi capaci di essere arrotolati senza subire danni. Saranno altresì schermi trasparenti, ultra leggeri e resistenti. Ma come fa una simile tecnologia ad esistere? Quali materiali e componenti elettronici sono necessari per il loro corretto funzionamento? Quali le applicazioni e le sfide future?
Nell’articolo risponderemo a queste domande. In primis… perché sentiamo la necessità di un display flessibile?
Dallo schermo rigido a quello flessibile: i tentativi di Samsung
Samsung è stata una delle prime aziende a cercare di introdurre display flessibili nel mercato dei dispositivi mobili. Negli ultimi anni, l’azienda coreana ha fatto molti tentativi per passare dallo schermo rigido a quello flessibile.
Il primo tentativo di Samsung è stato il display curvo, introdotto nel 2013 con il Samsung Galaxy Round. Questo dispositivo aveva uno schermo OLED curvo che si adattava alla forma del dispositivo e offriva alcune funzionalità innovative come la possibilità di effettuare scorrimenti laterali sullo schermo. Per intenderci, lo schermo è stato progettato per rimanere curvo. Il Galaxy Round ha una forma piegata, ma non è pieghevole.
Successivamente, Samsung ha introdotto il suo primo smartphone pieghevole, il Samsung Galaxy Fold, nel 2019. Il Galaxy Fold ha un display flessibile pieghevole al centro del dispositivo che si apre come un libro per rivelare uno schermo più grande. Tuttavia, il dispositivo ha incontrato alcuni problemi di affidabilità e Samsung ha dovuto ritirarlo dal mercato per apportare alcune modifiche.
Samsung ha successivamente introdotto altri dispositivi pieghevoli, come il Samsung Galaxy Z Flip e il Samsung Galaxy Z Fold 2, che hanno ottenuto un successo commerciale maggiore rispetto al Galaxy Fold.
In generale, Samsung ha fatto molti tentativi per passare dallo schermo rigido a quello flessibile, introducendo diverse innovazioni come display curvi e dispositivi pieghevoli. Nonostante alcune difficoltà iniziali, l’azienda ha continuato a investire nella ricerca e sviluppo di tecnologie di display flessibili per sviluppare nuovi prodotti e applicazioni. E continua ancora a farlo.
Come funziona un display totalmente flessibile
Per realizzare un display veramente flessibile, inteso come capace di essere arrotolato e piegato a piacere, servono necessariamente materiali diversi rispetto a quello rigido. La tecnologia OLED o AMOLED può essere applicata a un display flessibile, anche se con le dovute attenzioni. Innanzitutto, sono necessari i polimeri flessibili. Sono ampiamente utilizzati nella produzione di display flessibili per diverse ragioni. In primo luogo, i polimeri flessibili possono essere stampati su larga scala utilizzando tecniche di stampa come la stampa a rotocalco o la stampa a getto d’inchiostro. Ciò rende la produzione di display flessibili molto più economica rispetto alla produzione di display rigidi tradizionali. In secondo luogo, i polimeri flessibili sono leggeri e sottili, il che li rende ideali per dispositivi mobili come smartphone e tablet. Questi materiali flessibili possono essere piegati e arrotolati senza rompersi, il che consente ai produttori di creare display flessibili in diverse forme e dimensioni.
E per quanto riguarda il circuito stampato e la batteria? Devono essere entrambi flessibili? Altrimenti rischiano di rompersi, no? Sì, il circuito stampato e il microchip che controlla il display devono essere progettati per avere un certo grado di flessibilità, al fine di poter piegare e flettere il display senza danneggiare i componenti elettronici. Ecco perché attualmente la versione Fold è più comune: perché i costi di produzione per rendere tutti i componenti elettronici flessibili sono ancora elevati, ma non solo.
Esistono diverse tecniche di progettazione che permettono di realizzare circuiti stampati e microchip flessibili. Ad esempio, possono essere utilizzati materiali flessibili come il polimero per sostituire il tradizionale substrato in vetro. Inoltre, i collegamenti tra i componenti possono essere realizzati utilizzando tecniche come il bonding, che permette di creare connessioni solide tra i componenti senza utilizzare saldature.
In definitiva, la progettazione di un display flessibile richiede la scelta di materiali e tecniche di produzione appositamente progettati per garantire la flessibilità del circuito stampato e del microchip, in modo da consentire la piegatura e la flessione del display senza comprometterne le prestazioni.
Per il resto, uno schermo flessibile funziona esattamente come un OLED o AMOLED, in base alla tecnologia supportata. Per saperne di più, vi rimandiamo a un altro articolo:
LEGGI ANCHE: Tecnologia OLED: Funzionamento E Caratteristiche
Vantaggi e svantaggi dei display flessibili
I display flessibili offrono una serie di vantaggi e svantaggi rispetto ai display rigidi tradizionali. Ecco una panoramica dei principali pro e contro dei display flessibili:
VANTAGGI:
- Flessibilità: possono essere piegati e flessi, il che li rende ideali per applicazioni in cui è richiesta una maggiore flessibilità e adattabilità, come negli schermi a scomparsa per automobili o in dispositivi portatili come i braccialetti fitness.
- Leggerezza: i materiali flessibili utilizzati nei display flessibili sono generalmente più leggeri dei materiali rigidi utilizzati nei display tradizionali, sono perciò ideali per applicazioni in cui il peso è un fattore importante, come nei dispositivi portatili.
- Resistenza: sono più resistenti ai danni fisici rispetto ai display rigidi, in quanto possono piegarsi e flettersi senza rompersi.
- Consumo energetico ridotto: infine, possono consumare meno energia rispetto ai display rigidi, in quanto possono utilizzare materiali elettronici a bassa potenza.
SVANTAGGI:
- Costo: i display flessibili sono generalmente più costosi da produrre rispetto ai display rigidi tradizionali, a causa dei costi di sviluppo dei materiali e delle tecniche di produzione.
- Prestazioni inferiori: possono avere prestazioni inferiori rispetto ai display rigidi, in termini di risoluzione, contrasto e luminosità.
- Durata limitata: un potenziale tallone d’Achille è che possono avere una durata limitata rispetto ai display rigidi, in quanto le ripetute piegature o flessioni possono gradualmente diminuire la loro durata.
- Difficoltà di produzione: la produzione di display flessibili richiede tecniche di produzione complesse e specifiche, che possono essere difficili da implementare su larga scala.
Applicazioni future
I display flessibili rappresentano una rivoluzione nel campo dell’elettronica di consumo e della tecnologia. Grazie alla loro natura pieghevole, sottile e leggera, questi innovativi schermi stanno aprendo nuove frontiere per gli sviluppatori e gli utenti finali. In questo articolo, esploreremo alcune delle più promettenti applicazioni future dei display flessibili, che spaziano dall’elettronica indossabile al settore automobilistico, fino alla medicina e all’architettura.
- Elettronica indossabile
L’elettronica indossabile ha visto una rapida crescita negli ultimi anni, con dispositivi come smartwatch, fitness tracker e occhiali intelligenti che si sono diffusi nel mercato di massa. I display flessibili potrebbero rivoluzionare ulteriormente questo settore, consentendo la creazione di dispositivi più conformabili alle forme del corpo umano. Ad esempio, potremmo assistere allo sviluppo di smartwatch con schermi avvolgenti che si adattano perfettamente al polso, o di occhiali intelligenti con display curvi che offrono un’esperienza visiva più immersiva.
- Settore automobilistico
I display flessibili offrono nuove opportunità anche nel settore automobilistico, sia per i veicoli tradizionali che per quelli elettrici e autonomi. Potrebbero essere utilizzati per creare cruscotti e pannelli di controllo dalle forme fluide ed ergonomiche, che si adattano all’abitacolo e migliorano l’esperienza di guida. Inoltre, questi schermi potrebbero essere integrati nei parabrezza oppure nelle finestre, offrendo funzionalità di realtà aumentata e migliorando la sicurezza stradale.
- Medicina e salute
Nel campo della medicina e della salute, i display flessibili potrebbero essere impiegati in un’estesa tipologia di applicazioni, dalla telemedicina ai dispositivi di monitoraggio dei pazienti. Ad esempio, potrebbero essere utilizzati per creare bende elettroniche che monitorano continuamente le ferite, favorendo la guarigione e riducendo il rischio di infezioni. Come se non bastasse, questi schermi potrebbero essere integrati in dispositivi medici portatili, come elettrocardiografi e pulsossimetri, rendendoli più comodi da indossare e utilizzare.
- Architettura e design
Hanno un enorme potenziale nel campo dell’architettura e del design, grazie alla loro capacità di essere integrati in superfici irregolari. Potrebbero essere utilizzati per creare facciate di edifici dinamiche, che cambiano aspetto in base alle condizioni ambientali o agli eventi in corso.
I display flessibili hanno anche il potenziale di cambiare il modo in cui concepiamo l’interazione uomo-macchina. Con la possibilità di creare interfacce touch tridimensionali e avvolgenti, potrebbero portare a una nuova era di esperienze immersive, consentendo all’utente di interagire con la tecnologia in modi inimmaginabili.
Oltre a questi ambiti, i display flessibili possono trovare applicazione in settori quali l’illuminazione, la pubblicità e l’arte. Immaginate, ad esempio, una città illuminata da affascinanti schermi flessibili che cambiano forma e colore, o un’installazione artistica che sfrutta la malleabilità dei display per creare opere d’arte partecipative.
Tuttavia, nonostante le molteplici opportunità che i display flessibili offrono, ci sono ancora delle sfide da affrontare. La ricerca e lo sviluppo devono continuare a concentrarsi sulla creazione di materiali più resistenti, efficienti e sostenibili, nonché su metodi di produzione più economici e accessibili. Solo così questi dispositivi potranno raggiungere il loro pieno potenziale, diventando una realtà per la vita di tutti i giorni.
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