Cos’è di preciso Bitcoin? come funziona e come vengono generate queste monete virtuali?
Bitcoin è la più iconica e popolare criptovaluta in circolazione, da cui, negli anni, sono derivate numerose altre value.
Per addentrarci all’interno del mondo del bitcoin è necessario chiarire alcuni concetti informatici preliminari, fondamentali per definire al meglio bitcoin.
Peer to peer
Il primo concetto che è necessario conoscere per poter comprendere la natura di bitcoin è quello di peer to peer.
Per gli utenti del web più navigati questa parola richiama alla mente i tempi di piattaforme come e-mule, che, basandosi proprio su un sistema peer to peer, permettevano lo scambio di contenuti digitali.
Il termine peer to peer o più semplicemente p2p indica un modello di architettura logica per le reti informatiche in cui i vari “nodi” sono gerarchizzati sotto forma di client e nodi equivalenti, detti “peer” che operano contemporaneamente da client e server e sono visti da altri nodi come nodi terminali della rete.
Questa particolare architettura permette ad ogni singolo nodo di avviare o completare uno scambio di informazioni, detto transazione.
Blockchain
Il secondo concetto necessario per poter comprendere a fondo un bitcoin dal punto di vista informatico è quello di blockchain, o catena di blocchi.
Nel mondo informatico una blockchain è una struttura dati condivisa e immutabile. In altri termini, si tratta di un registro digitale in cui le informazioni sono raggruppate in strutture dette “blocchi” concatenate tra loro in modo cronologico.
La particolarità di queste catene di dati è che queste sono destinate a crescere nel tempo, con l’aggiunta di nuovi blocchi, allo stesso tempo però, questi blocchi sono immutabili, ciò significa che le informazioni contenute in ogni blocco non possono essere modificate una volta che il blocco è stato aggiunto alla catena.
Criptovaluta
Bitcoin è sostanzialmente una criptovaluta, in inglese cryptocurrency, si tratta fondamentalmente di una valuta virtuale basata sulla crittografia.
Il modello delle criptovalute precede di circa dieci anni la nascita di bitcoin, una delle prime teorie accreditate sulle criptovalute risale infatti al 1998, quando, su una mailing list a firma Wei Dai, venne ipotizzata una moneta crittografica che possa circolare attraverso transazioni mediante il peer to peer.
Ad oggi si stima esistere più di ottomila criptovalute, create dopo il 2009 e derivate da bitcoin.
Le moderne criptovalute sono considerati sistemi sicuri, poiché sviluppati in modo decentrato, mediante blockchain e reti P2P, elementi che proteggono le criptovalute da attacchi informatici e incidenti, rendendo le criptovalute molto più sicure rispetto a sistemi accentrati, inoltre, la natura decentrata delle reti P2P permette alle criptovalute di restare operative anche se uno o più “nodi” della rete smettono di funzionare.
Cos’è il Bitcoin?
Ora che abbiamo definito i concetti di P2P e Blockchain possiamo definire un bitcoin e ripercorrere parte della sua storia.
La storia del Bitcoin inizia ufficialmente sul finire del 2008, quando, non si sa bene se un informatico o un gruppo di informatici, identificati come Satoshi Nakamoto, annunciò un sistema di pagamento basato su una moneta virtuale, chiamata bitcoin, sviluppata secondo una tecnologia particolare basata per l’appunto su una rete informatica e blockchain, chiamata Bitcoin.
Con il termine bitcoin infatti si indicano sia la moneta che la tecnologia e la rete dietro questa moneta, nello specifico, utilizzando bitcoin con la b minuscola, ci si riferisce alla moneta, mentre utilizzando Bitcoin, con la B maiuscola, ci si riferisce alla tecnologia e alla rete.
La valuta bitcoin
Con il termine bitcoin, come anticipato, oltre che alla rete Bitcoin, ci si riferisce anche alla moneta virtuale bitcoin.
Bitcoin è sostanzialmente una criptovaluta che, nel mondo della finanza, è considerata un “mezzo di scambio volatile” più che una vera e propria moneta, questo perché il valore della criptovaluta non è fisso ed è determinato esclusivamente dal principio di domanda ed offerta.
Maggiore è la domanda di bitcoin rispetto all’offerta e maggiore è il valore di bitcoin, di contro, una grande disponibilità sul mercato di bitcoin e una scarsa domanda, si traducono in un valore molto basso.
La moneta bitcoin è una moneta virtuale crittografata e per essere utilizzata ha bisogno di una rete di scambio e di archiviazione dei dati, detta rete Bitcoin di cui parleremo in modo più ampio nel paragrafo successivo.
L’archiviazione di criptovalute bitcoin può avvenire attraverso portafogli locali che possono essere salvati su computer, smartphone o altri dispositivi elettronici di archiviazione, come ad esempio degli hard disk o chiavette usb. Ma possono essere anche conservati su dispositivi terzi, come servizi di cloud dedicati che fungono più o meno da “banche” di bitcoin.
I bitcoin possono essere acquistati o “minati”, con il termine mining si intende fondamentalmente la procedura di “generazione” della criptovaluta, la cui produzione avviene attraverso la realizzazione di calcoli sempre più complessi che vanno a definire poi le istruzioni che compongono la rete bitcoin.
La rete Bitcoin
La rete Bitcoin è un elemento fondamentale per l’utilizzo della moneta bitcoin, poiché è grazie a questa rete basata su tecnologia P2P e Blockchain che è possibile il trasferimento (anonimo) delle monete.
Questa rete è strutturata attraverso dei portafogli. Ogni utente che partecipa alla rete possiede un portafoglio che, a sua volta, contiene un certo numero di copie di chiavi crittografiche.
Le chiavi crittografiche presenti nella rete sono di due tipi, pubbliche e private, le chiavi private, costituiscono una sorta di firma digitale che permette alla rete di identificare ogni transazione, la chiave pubblica invece permette alla rete di verificare la proprietà della firma.
Grazie a questo sistema in doppia chiave crittografica, la rete Bitcoin è in grado di conoscere la quantità di bitcoin presenti in un portafoglio, senza però conoscere l’identità del proprietario.
Questo sistema garantisce a bitcoin anonimato e sicurezza, tuttavia, i possessori di portafogli bitcoin devono essere estremamente attenti a non smarrire la chiave privata. Senza chiave privata infatti la rete non è in grado di stabilire a chi appartiene quella valuta.
Perché la rete Bitcoin possa funzionare in modo sicuro e stabile, viene sfruttata la tecnologia blockchain che rende possibile l’esistenza di una sorta di “database distribuito”. si tratta di un database sviluppato attraverso diversi nodi connessi tra di loro e che operano insieme attraverso un registro che permette ad ogni blocco della catena di conoscere soltanto l’indirizzo del blocco precedente e di quello successivo, ma non le informazioni contenute nel blocco stesso.
Conclusioni
In conclusione, Bitcoin è nata nel 2009 e da allora ha avuto una sempre maggiore popolarità grazie alla sua semplicità e sicurezza. Bitcoin infatti è sviluppata come un database distribuito basato su tecnologia blockchain, che consente alla rete bitcoin di operare transazioni in P2P, in modo completamente anonimo e sicuro, inoltre, il valore della criptovaluta bitcoin è determinato esclusivamente da domanda ed offerta.
La natura crittografica delle valute rende impossibile identificare il proprietario della moneta, se non attraverso i vari portafogli, ciò significa che se un utente dovesse perdere un hard disk su cui è conservato un portafoglio contenente un certo quantitativo di bitcoin, quelle monete sarebbero perdute come successo ad un utente che nel 2013 si liberò di un vecchio Hard Disk su cui però era salvato un portafogli contenente circa 7500 bitcoin il cui valore all’epoca era di circa 7,5 milioni di dollari. Oggi 7500 bitcoin valgono più di 337 milioni di dollari.,
A cura di Antonio Coppola
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