Hai mai pensato che fosse possibile trovarsi in una foresta fitta, in una città mai vista, o in un’isola sperduta e, grazie a uno strumento portatile, non perdersi mai? Bene, questa è la magia del GPS! Ma come fa questo piccolo dispositivo, spesso integrato nei nostri smartphone, a sapere sempre dove ci troviamo? Non è stregoneria, è tecnologia, e ti prometto che a fine articolo lo “stregone” diventi tu.
## Cosa significa “GPS”?
Prima di tutto, capiamo cosa sono effettivamente queste tre letterine: GPS sta per “Global Positioning System”, che tradotto in italiano è “Sistema di Posizionamento Globale”. È un sistema che permette di determinare con grande precisione la posizione di un oggetto (o persona) sulla superficie terrestre.
## Come funziona?
Il GPS si basa su una costellazione di satelliti che orbitano intorno alla Terra. Questi satelliti sono stati messi in orbita dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti a partire dagli anni ’70, ma oggi il sistema è utilizzabile da chiunque, ovunque nel mondo.
Ogni satellite emette continuamente un segnale che include due informazioni essenziali: la sua posizione precisa e l’orario preciso in cui il segnale è stato inviato. Il tuo dispositivo GPS, quando “ascolta” questi segnali, calcola quanto tempo ogni segnale ha impiegato per raggiungerlo dalla sua origine satellitare. Poiché la velocità del segnale (la velocità della luce) è una costante, è possibile calcolare la distanza dal satellite.
## Il trucco è nella “triangolazione”
Per poter determinare una posizione precisa, però, è necessario ricevere i segnali di almeno quattro satelliti. Qui entra in gioco un processo chiamato “triangolazione”. Il tuo GPS usa la distanza da tre satelliti per creare un’area che si sovrappone in un punto preciso sulla terra: la tua posizione. Il quarto satellite è utilizzato per confermare i dati e migliorarne la precisionità.
Quindi, immagina tre sfere giganti che si intersecano in un unico punto nel quale tu sei presente – questo è ciò che succede virtualmente quando il tuo GPS determina dove sei.
## Ma allora, perché a volte il GPS non è preciso?
Anche il GPS, con tutta la sua astuzia, può avere dei limiti. Gli edifici, le scogliere, persino il maltempo o attività solari possono disturbarne i segnali. Inoltre, l’atmosfera terrestre può rallentare il segnale, introducendo piccole imprecisioni. Fortunatamente, gli ingegneri lavorano sempre a sistemi per migliorare questa precisione, per esempio attraverso la tecnologia “Differential GPS” (DGPS), che usa dei punti fissi a terra per correggere gli eventuali errori.
## E la privacy?
Una validissima preoccupazione che può sorgere è: se il GPS può trovare me, può trovare chiunque? Beh, il GPS in sé non comunica la tua posizione a nessuno; riceve i segnali, non li invia. Tuttavia, se usi un’app che condivide la tua posizione, come un social network o una mappa digitale, allora sí, stai inviando attivamente la tua posizione. Ecco perché è importante essere consapevoli delle impostazioni di privacy dei dispositivi che utilizziamo.
In questo affascinante connubio tra scienza e tecnologia, il GPS è uno strumento ormai indispensabile nella nostra vita quotidiana. Da accorgimenti per la tua prossima escursione, a navigatore infallibile per le strade di una città sconosciuta, il GPS è un alleato prezioso che, spero ora saprai, non si basa su magie oscure, ma sulla pura e semplice ingegneria spaziale e informatica.
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