Con l’avvento degli smartphone le app di messaggistica hanno conquistato una posizione centrale nelle comunicazioni, diventando sempre più spesso delle alternative, praticamente gratuite, ai vecchi SMS, telefonate e Videochiamate.
La forza di queste applicazioni sta nel loro essere praticamente gratuite e permettere di comunicare senza alcun limite o costo, semplicemente utilizzando internet, sia attraverso il piano dati della propria sim, sia utilizzando eventuali reti wifi.
Una delle prime e più popolari app di messaggistica è stata Whatsapp, che in pochissimo tempo ha rivoluzionato il modo di comunicare, ma nel tempo, sempre più app alternative e concorrenziali, si sono imposte nel mercato, offrendo una sempre maggiore rosa di servizi che nel tempo hanno trasformato quelle app in strumenti di comunicazione a 360 gradi , spesso più simili ad un social network che ad uno strumento di chat.
Dai canali IRC ai gruppi Whatsapp
Fin dalle proprie origini, Internet ha sfornato innumerevoli strumenti di comunicazione, dalle e-mail, letteralmente posta elettronica, ai canali IRC, i primi sistemi di chat on-line che sfruttavano il protocollo IRC ideato dall’informatico finlandese Jarkko Oikarinen nel 1988 e che hanno caratterizzato la comunicazione on-line in tutti gli anni 90 e primi anni 2000, lasciando poi il passo a sistemi più complessi che permettevano non solo di comunicare ma anche di avere un log della comunicazione, e quindi di “archiviare” o “recuperare” le vecchi chat.
Tra i primi software ad offrire questo tipo di servizi vanno certamente menzionati MSN, il sistema di messaggistica istantanea di Microsoft e Skype, successivamente acquisito da Microsoft e integrato proprio con MSN. Queste “primordiali” app di messaggistica per pc, inizialmente permettevano di archiviare localmente le proprie chat, in seguito però sono evolute, archiviando le conversazioni in database cifrati sui server delle aziende, aprendo così la strada alle moderne app di messaggistica istantanea.
Senza IRC non avrebbero potuto esistere MSN e Skype e senza MSN e Skype non avrebbero potuto vedere la luce app come Whatsapp, Telegram e Facebook Messenger.
In questo articolo cercheremo di vedere quali sono le più popolari e migliori app di messaggistica istantanea attualmente disponibili per smatphone e pc.
Prima di cominciare con la rassegna è opportuno precisare che ad oggi, di app di messaggistica ne esistono a milioni e anche app non propriamente di messaggistica si sono dotate di strumenti di chat e messaggistica interna che permettono agli utenti di comunicare senza lasciare l’applicazione. In questa guida tuttavia, voglio soffermarmi sulle app che hanno nella messagistica la propria funzione principale.
Whatsapp e Whatsapp Business
Probabilmente la regina delle app di messaggistica interne, una delle prime app dedicate alla messaggistica on-line per smartphone, fondata nel 2009 da Jan Koum e Brian Acton, due ex dipendenti di Yahoo! e successivamente acquisita da Facebook Inc, ora Meta Inc, Whatsapp ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un nodo fondamentale nell’evoluzione di questo tipo di app.
Esistono due versioni di questa app, che offrono funzioni analoghe, la prima, più popolare e Whatsapp, la seconda, pensata per professionisti e per il mondo business è Whatsapp Business, che, oltre a tutte le funzioni di Whatsapp, permette agli utenti di utilizzare una serie di strumenti aggiuntivi per organizzare meglio le varie chat con colleghi e clienti.
Per un approfondimento su Whatsapp Business vi rimando ad un articolo dedicato in cui abbiamo sviscerato nel dettaglio tutte le funzionalità di questa app di messaggistica.
Uno dei punti di forza di Whatsapp e di molte app di messaggistica è il suo legame con il numero di telefono, per poter utilizzare Whatsapp è necessario disporre di un numero di telefono, fondamentale per l’attivazione dell’account e per comunicare. Su Whatsapp infatti è possibile aggiungere nuovi contatti solo attraverso il numero di telefono e non sono presenti username.
Telegram, l’app di messaggistica più social
Telegram è probabilmente il principale competitor mondiale di Whatsapp, la sua alternativa più popolare e importante, che, come Whatsapp, ha rappresentato e rappresenta tutt’ora, un nodo fondamentale nell’evoluzione di questo tipo di applicazione.
Fondata nel 2013 da Telegram Nikolaj e Pavel Durov sulla scia del successo di Whatsapp, poco prima che Whatsapp venisse acquisita da Facebook. I Fratelli Durov sono spesso considerati i Zuckerberg Russi, poiché hanno fondato nel 2006 VK, il social network più popolare di Russia.
Uno dei punti di forza di Telegram è la sua attenzione alla privacy degli utenti, garantita da complessi sistemi di crittografia a due fattori. Ma al di la della privacy, l’intuizione che ha permesso a Telegram di diventare una delle app di messaggistica più utilizzate al mondo consiste nelle chat segrete.
Questa funzione è stata successivamente implementata anche da altre app di messaggistica, in modo più o meno efficace.
Grazie ad essa, su telegram è possibile inviare messaggi a tempo, destinati ad autodistruggersi, cancellarsi definitivamente, dopo un prefissato arco di tempo stabilito dall’utente che ha inviato il messaggio, con un countdown che parte nel momento in cui il messaggio viene letto dall’utente ricevente.
Oltre a questo, l’app si è distinta nel tempo per aver dato agli utenti la possibilità di impedire screenshot delle conversazioni, sia in chat private che gruppi o canali, costruendo così un sistema di comunicazione considerato sicuro.
Come Whatsapp anche Telegram esiste in due versioni, la versione “base” e la versione “x”. Telegram X dispone di alcune funzioni aggiuntive molto interessanti tra cui la possibilità di silenziare e archiviare in modo automatico i messaggi ricevuti da utenti sconosciuti.
Bot Telegram
Diversamente da qualsiasi altra app di messaggistica, Telegram gode di un rapporto privilegiato con il mondo dei Bot che permettono agli utenti di ampliare enormemente le funzionalità dell’app. Grazie ai Bot di telegram, totalmente personalizzabili dagli utenti che possono scrivere il loro codice in praticamente qualunque linguaggio di programmazione, è possibile sfruttare telegram per qualsiasi cosa.
Il discorso sui bot telegram è estremamente ampio e complesso che non può essere esaurito in poche righe in questa guida alle principali app di messaggistica.
Wechat, la risposta cinese a Whatsapp e Telegram
Come anticipato, sulla sica del successo di Whatsapp, sono state sviluppate moltissime app di messaggistica alternative, alcune delle quali sono diventate veri e propri fenomeni globali, altre hanno avuto una fortuna più limitata. è il caso di Wechat, fondata nel 2011 dalla società cinese Tencent, che in pochissimo tempo è diventata l’app di messaggistica più popolare in Cina.
Da molti considerata una sorta di Whatsapp cinese, in realtà Wechat presenta moltissime differenze, a cominciare dalla possibilità per gli utenti di disporre di un nome utente e di chattare con utenti di cui si conosce l’username ma non il numero di telefono.
WeChat presenta una serie di funzioni in comune tra Whatsapp e Telegram, permette ad esempio agli utenti di utilizzare account “ufficiali”, una funzione pensata per gli utenti “business” che utilizzano quest’app soprattutto per motivi lavorativi, inoltre permette di gestire, effettuare e ricevere pagamenti, cosa che su altre app di messaggistica non è possibile se non passando per servizi esterni. Ad esempio su Telegram è possibile gestire sistemi di pagamento, tramite servizi esterni, mediante l’utilizzo di Bot appositi.
Signal, l’app di messaggistica più sicura
Fondata nel 2014, Signal è considerata una delle app di messaggistica più sicura al mondo per via del suo totale orientamento alla cybersecurity. Tutto ciò che passa su Signal è crittografato con sistemi di verifica a due fattori, è inoltre possibile attivare un PIN o altri sistemi di autenticazione, per poter utilizzare l’app. Questo particolare aspetto permette di rendere sicure le conversazioni anche in locale, poiché, a meno che non si conosca il PIN, è impossibile leggere i messaggi anche se si ha tra le mani il dispositivo da cui i messaggi sono stati inviati o ricevuti.
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