L’era della mobilità autonoma è finalmente arrivata. Le auto senza conducente, basate su tecnologie avanzate di pilotaggio automatizzato, stanno cambiando il modo in cui ci muoviamo. Prima le auto con guida autonoma facevano parte esclusivamente della fantascienza, come nel film Minority Report, dove in una delle scene cardine Tom Cruise tenta la fuga su un’auto completamente autonoma. Ancora mancano anni per raggiungere quel livello di automazione, poiché nel nostro caso, anche se alcune vetture già possono gestire la guida in modo indipendente, mancano ancora di un quadro normativo adeguato e la disponibilità di connessioni velocissime.
Nonostante ciò, i veicoli a guida assistita sono già disponibili sul mercato e offrono un’esperienza di guida rivoluzionaria, in cui l’auto prende alcune decisioni autonome, ma il controllo rimane sempre nelle mani del guidatore. Oggi, ai nostri cari lettori spieghiamo in modo semplice come funziona l’auto con guida autonoma. Come vedremo, esistono diversi livelli di guida autonoma.
Siete pronti? Accendiamo i motori… e via!
Partiamo dal principio: cos’è un’auto con guida autonoma
Immaginiamo che l’auto tradizionale sia una spugna marina. Una spugna, da un punto di vista sensoriale, è estremamente limitata, al contrario di un pesce. Dunque l’auto tradizionale è come la spugna, mentre quella a guida autonoma è come il pesce, poiché riesce a percepire l’ambiente circostante.
Un’auto con guida autonoma è un veicolo in grado di circolare su strada senza la necessità di un conducente umano. Ciò è possibile grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate di automazione del pilotaggio, tra cui sensori, software di navigazione e algoritmi di apprendimento automatico. Questi sistemi lavorano insieme per permettere all’auto di percepire il proprio ambiente circostante, comprendere le situazioni di guida e prendere decisioni autonome in merito alla velocità, alla direzione e alle manovre di sicurezza. Il sistema è in grado di comunicare con le altre vetture e persino con l’infrastruttura stradale, tra cui semafori e gallerie.
In contrasto con un’auto tradizionale, un’auto con guida autonoma è dotata di una serie di sensori, come telecamere, radar e lidar, che raccolgono dati sull’ambiente circostante. Questi dati vengono poi elaborati da un sistema di controllo centralizzato, che utilizza algoritmi di apprendimento automatico per comprendere la situazione di guida e prendere decisioni in merito ad una molteplicità di parametri.
Inoltre, un’auto con guida autonoma è in grado di comunicare con altre auto e con l’infrastruttura della città, utilizzando tecnologie come il V2X (vehicle-to-everything), che consente una comunicazione bidirezionale tra le auto e le infrastrutture intelligenti della città. In sintesi, un’auto con guida autonoma si distingue da quella tradizionale perché è dotata di una serie di tecnologie avanzate che permettono all’auto di percepire il proprio ambiente circostante, in modo tale da poter guidare in automatico il veicolo verso la destinazione desiderata.
Adesso spieghiamo come funziona il pilota automatico. Non è così complesso, richiede solo un po’ di concentrazione.
Funzionamento del pilota automatico
Avviene in un istante ma la guida autonoma svolge un complesso processo informatico necessario per spostare il veicolo in tutta sicurezza. Potremmo suddividere l’itinerario tecnologico in otto fasi. Entriamo in un’auto autonoma, mettiamoci comodi ed esploriamo le sue funzioni:
- Sensori: un’auto con guida autonoma è dotata di una serie di sensori, tra cui telecamere, radar e lidar, che raccolgono dati sull’ambiente circostante.
- Elaborazione dei dati: i dati raccolti dai sensori vengono elaborati da un sistema di controllo centralizzato, utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale e apprendimento automatico.
- Comprensione dell’ambiente: utilizzando i dati elaborati, l’auto è in grado di comprendere la situazione di guida e percepire elementi come veicoli, pedoni, segnali stradali e ostacoli.
- Prendere decisioni: basandosi sulla comprensione dell’ambiente, l’auto è in grado di prendere decisioni autonome in merito alla velocità, alla direzione e alle manovre di sicurezza.
- Esecuzione delle azioni: una volta che l’auto ha preso una decisione, i comandi vengono inviati al sistema di controllo della vettura, che esegue le azioni necessarie per navigare in sicurezza.
- Monitoraggio continuo: il processo di percezione, comprensione e decisione è continuo, in modo che l’auto possa reagire rapidamente a qualsiasi cambiamento nell’ambiente circostante. Sono presenti molteplici variabili in strada, come un ciclista che sbuca dal nulla, un’auto che sfreccia con il semaforo rosso e così via. Il sistema di controllo deve adattarsi immediatamente.
- Comunicazione V2X: l’auto è in grado di comunicare con altre auto e con l’infrastruttura della città, utilizzando tecnologie come il V2X (vehicle-to-everything), che consente una comunicazione bidirezionale tra le auto e le infrastrutture intelligenti della città.
- Intervento umano: In caso di situazioni impreviste, l’auto richiederà l’intervento umano del conducente, per riprendere il controllo della guida.
Riassumendo, l’auto usa i sensori per raccogliere dati sull’ambiente circostante. Vengono elaborati da un sistema di controllo centralizzato, e i dati elaborati vengono poi utilizzati dall’auto per prendere delle decisioni, eseguendo specifiche azioni. Vi è comunque un monitoraggio continuo, affinché il veicolo autonomo si sposti in tutta sicurezza. Una delle sue caratteristiche è il V2X, il quale permette di comunicare con veicoli e infrastrutture. In casi di emergenza, sarà richiesto l’intervento umano.
Vi rendete conto quanto sofisticata sia l’auto di oggi? La fantascienza oggi è una realtà concreta. Un esempio analogo è il Marconi Express, treno automatizzato che collega l’aeroporto di Bologna con la stazione centrale, percorrendo il tragitto in soli 7 minuti. Se ne avrete l’occasione, provatelo!
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I livelli di guida autonoma
Il funzionamento di un’auto con guida autonoma dipende dal livello di automazione. Ci sono sei livelli di guida autonoma, che vanno da 0 a 5. Potrebbe esservi utile saperlo se avete intenzione di comprare un’automobile autonoma, come Tesla, Mercedes e Audi.
- Livello 0: nessuna automazione, il conducente è sempre responsabile della guida. Il livello 0 rappresenta l’auto tradizionale.
- Livello 1: assistenza alla guida, l’auto aiuta il conducente con funzioni come il controllo di velocità o il mantenimento di corsia.
- Livello 2: guida autonoma parziale, l’auto può gestire la velocità e la direzione ma il conducente deve sempre tenere le mani sul volante e rimanere vigile.
- Livello 3: guida autonoma limitata, con questo livello l’auto può gestire la guida in determinate situazioni ma il conducente deve essere pronto a prendere il controllo in caso di emergenza.
- Livello 4: guida autonoma elevata, l’auto può gestire la guida in una vasta gamma di situazioni e il conducente può dedicarsi ad altre attività, ma deve essere pronto a prendere il controllo in caso di necessità.
- Livello 5: guida autonoma completa, l’auto può gestire la guida in qualsiasi situazione e non c’è bisogno di un conducente umano.
Attualmente, nel momento in cui è stato pubblicato l’articolo, le auto con guida autonoma di livello 2 e 3 sono già disponibili sul mercato. Le auto di livello 4 e 5 sono ancora in fase di sviluppo e test. Le auto di Minority Report, neanche a dirlo, sono di livello 5.
Il Parlamento Europeo ha sostenuto l’adozione di veicoli con guida autonoma per ridurre il numero di morti in incidenti stradali. Le statistiche infatti mostrano che la maggioranza degli incidenti sono causati dalle azioni umane, spesso causati da distrazioni alla guida. Con l’ausilio di veicoli attrezzati con tecnologie di guida autonoma, si prevede una significativa riduzione di questi incidenti e quindi un aumento della sicurezza stradale.
Inoltre, sempre secondo il Parlamento Europeo, l’utilizzo di tecnologie digitali può anche aiutare a ridurre il traffico e l’inquinamento, migliorare l’accesso alla mobilità e creare nuovi posti di lavoro con una previsione di profitti per il settore automotive di circa 620 miliardi di euro entro il 2025.
Una curiosità tecnologica: i robotaxi di Google
I robotaxi di Google sono una forma di trasporto automatizzato, sviluppato dalla società Alphabet (la holding di Google) attraverso la sua divisione Waymo. Questi curiosi veicoli sono dotati di tecnologie avanzate di guida autonoma, come sensori, telecamere e software di navigazione, che permettono di muoversi in modo autonomo senza l’intervento umano. Il loro obiettivo è quello di fornire un servizio di trasporto automatizzato a pagamento, denominato “robo-taxi”, per i passeggeri che vogliono andare da un punto A a un punto B in modo efficiente e sicuro.
Conclusione
In conclusione, le auto con guida autonoma rappresentano una rivoluzione nel settore della mobilità. Con la loro capacità di ridurre gli incidenti stradali, migliorare l’efficienza del traffico e offrire nuovi servizi di trasporto, questi veicoli sono destinati a cambiare il modo in cui ci muoviamo. La realtà supera la fantasia: oggi le auto autonome sono una realtà e stanno già circolando in alcune città. È emozionante vedere come la tecnologia stia progredendo a passi da gigante, e ci aspettiamo di vedere molti altri sviluppi nel prossimo futuro. Vi lasciamo con la frase di un celebre autore di fantascienza, Arthur C. Clarke:
«Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.»
Come progetto, Inline Style continuerà a seguire da vicino gli sviluppi in questo settore e a fornirvi le ultime notizie sull’auto autonoma. Vi incoraggiamo a seguirci regolarmente per rimanere aggiornati su queste tecnologie affascinanti e scoprire come stanno cambiando il mondo intorno a noi.
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