Immagina un libro mastro gigante, dove tutte le transazioni finanziarie sono registrate una dopo l’altro, in modo chiaro e ordinato. Ora, pensa che questo libro non sia custodito in una banca, ma sia duplicato migliaia di volte in tutto il mondo. Introducing: la blockchain, il motore pulsante delle criptovalute come Bitcoin ed Ethereum.
La blockchain è un modo di salvare informazioni in maniera decentralizzata e ultra-sicura, grazie all’innovativo concetto di “distribuzione dei dati”. Immagina che ogni pagina del nostro libro mastro sia una lista di transazioni. Questa pagina, nel mondo della blockchain, si chiama “blocco”. Ogni blocco ha una capacità limitata, quindi, una volta che è pieno, viene “chiuso” e collegato al blocco precedente pieno di transazioni. La sequenza di blocchi collegati (proprio come le pagine del nostro libro mastro) costituisce la “catena”, o blockchain in inglese.
Un aspetto fondamentale è che ogni blocco contiene un’impronta digitale – pensarla come un DNA – che è un unico e identificativo codice chiamato “hash”. Questo “hash” è un insieme di numeri e lettere generato da una funzione crittografica e serve a due scopi essenzili: identifica il contenuto del blocco (quindi ogni transazione in esso) e collega il blocco nuovo al precedente, poiché l’hash del blocco precedente è incluso nel nuovo.
Qui arriva la magia della sicurezza della blockchain. Una volta che un blocco è aggiunto alla catena, modificare le informazioni al suo interno diventa quasi impossibile. Se qualcuno tentasse di alterare una transazione, l’hash del blocco cambierebbe. Siccome ogni blocco è legato al suo predecessore attraverso l’hash, questa alterazione avrebbe un effetto a catena, rendendo necessario cambiare anche tutti gli hash successivi, un’operazione proibitivamente difficile da eseguire, perché richiede enormi risorse computazionali.
Ma la blockchain non vive in un vuoto. È mantenuta e aggiornata da una rete di computer, chiamati “nodi”. Ogni nodo ha una copia dell’intera blockchain e lavora insieme agli altri per confermare che i nuovi blocchi da aggiungere alla catena siano veri e corretti. Quando una transazione è effettuata, viene trasmessa alla rete e i nodi la convalidano attraverso un processo chiamato “mining”.
Il mining è un processo di convalida delle transazioni e di aggiunta di nuovi blocchi alla blockchain. I nodi/miner competono tra loro per risolvere un complesso puzzle crittografico (un po’ come un sudoku a livello estremo di difficoltà) che richiede potenza computazionale e tempo. Il primo che risolve il puzzle ha il diritto di aggiungere il nuovo blocco alla catena e riceve come premio delle criptovalute, che sono appunto nuovi token generati dalla rete.
Oltre alle criptovalute, la tecnologia blockchain ha molteplici usi, dall’assicurare la tracciabilità dei prodotti nelle catene di fornitura fino alla creazione di “contratti intelligenti” (smart contracts) che si auto-eseguono quando determinate condizioni sono soddisfatte, senza bisogno di un intermediario.
COMMENTI