Immagina un mondo in cui per pagare il caffè, ricevere lo stipendio, o semplicemente controllare quanto denaro hai a disposizione non ci sia bisogno di recarsi fisicamente in banca o scrivere assegni. Questo è il mondo che stiamo vivendo oggi grazie a quella che viene chiamata trasformazione digitale del settore bancario. Al centro di questa rivoluzione c’è il mobile banking, ovvero l’insieme di servizi che permettono di gestire le proprie finanze direttamente dallo smartphone.
Il mobile banking funziona attraverso app scaricabili sui nostri telefoni. Queste app, sviluppate da istituti finanziari, utilizzano sistemi di sicurezza avanzati come l’identificazione tramite impronta digitale o il riconoscimento facciale per assicurarsi che solo il proprietario del conto possa accedere alle informazioni sensibili. Dopo l’accesso, è possibile fare praticamente tutto ciò che si farebbe in una filiale: dalla verifica del saldo, al trasferimento di denaro, dal pagamento delle bollette al ricaricare il telefono.
Ma come è possibile che tutte queste operazioni avvengano in sicurezza? Le banche utilizzano delle tecnologie molto sofisticate che criptano, ovvero “codificano”, i dati ogni volta che vengono inviati attraverso internet. Questo significa che anche se qualcuno intercettasse questi dati, non potrebbe capirne il contenuto senza avere una chiave di decodifica specifica.
Oltre al mobile banking, un’altra tecnologia che sta lentamente penetrando nel mondo della finanza è la blockchain. Questa è una specie di registro digitale condiviso, che funziona come un libro mastro distribuito che tiene traccia di tutte le transazioni in modo sicuro e trasparente. Ogni volta che viene effettuata una transazione, questa viene registrata in un “blocco”, protetta da tecniche crittografiche, e poi aggiunta in modo sequenziale alla “catena” di transazioni precedenti, da qui il nome blockchain.
Il bello della blockchain è che una volta che una transazione viene registrata, non può essere alterata senza modificare tutti i blocchi successivi e senza che la maggior parte della rete dia il consenso. Questo garantisce un livello di sicurezza quasi impenetrabile e la rende particolarmente adatta per operazioni finanziarie dove fiducia e trasparenza sono essenziali.
Uno degli utilizzi più noti della tecnologia blockchain nel settore finanziario è la criptovaluta, come il famoso Bitcoin. Contrariamente al denaro “tradizionale” che viene emesso e controllato da enti governativi, le criptovalute sono totalmente digitali e decentralizzate, il che significa che nessun singolo ente ha il controllo totale su di esse. Questo può portare a maggiori libertà finanziarie per gli utenti, ma anche a una maggiore responsabilità, data la mancanza di una “rete di sicurezza” istituzionale.
Ad ogni modo, sia che si tratti di gestire il proprio conto corrente tramite mobile banking o di fare affari con criptovalute su una rete blockchain, una cosa è chiara: la trasformazione digitale sta cambiando radicalmente il modo in cui interagiamo con il denaro. Questi sistemi non sono solo convenienza per l’utente – offrendo servizi finanziari più rapidi, più sicuri e spesso a costi inferiori – ma stanno anche costringendo le banche e altre istituzioni finanziarie a ripensare e aggiornare i loro modi tradizionali di fare business.
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