Hai mai guardato lo schermo del tuo telefono, tablet, computer o televisione e ti sei chiesto come è possibile che questi dispositivi possano riprodurre una tale varietà di immagini colorate e vivaci? Bene, la risposta sta in minuscoli elementi chiamati pixel. Andiamo alla scoperta di come queste piccole creature di luce danno vita alla magia dei colori sul tuo schermo.
Per iniziare, immagina il pixel come il più piccolo mattoncino in un enorme mosaico. Da solo, può sembrare insignificante, ma insieme ad altri milioni di pixel, può creare immagini dettagliate e realistiche. Ogni pixel è, in sostanza, una minuscola luce che può cambiare colore. Ma come fanno questi puntini a creare tutte le sfumature che vediamo?
Entriamo un po’ più nel dettaglio tecnico. La maggior parte degli schermi moderni utilizza la tecnologia LED (Light Emitting Diode) o LCD (Liquid Crystal Display) con retroilluminazione LED. Nei display LED, ci sono piccoli diodi luminosi che si illuminano per creare l’immagine. Nei display LCD, i cristalli liquidi si allineano per bloccare o lasciar passare la luce in vario modo, mentre la retroilluminazione LED fornisce la luce bianca che attraversa questi cristalli.
Ogni pixel è composto da tre subpixel: uno rosso, uno verde e uno blu. Questi sono i colori primari della luce e combinandoli in varie intensità, è possibile creare praticamente ogni colore che l’occhio umano può percepire. Ad esempio, se un pixel deve essere viola, il subpixel rosso e blu si illumineranno contemporaneamente con un’intensità specifica.
La capacità di un display di produrre varie tonalità di colore dipende dal suo bit depth, il che indica quante tonalità di rosso, verde e blu può generare. Ad esempio, un bit depth di 8 bit per colore significa che il display può produrre 256 tonalità per ogni colore primario. Combinando queste tonalità, un display 8-bit può mostrare circa 16 milioni di colori diversi.
Ma cosa succede quando guardiamo un video o scorriamo foto? Ogni immagine su uno schermo è composta da una serie di frame, e ogni frame è costituito da una rete fissa di pixel. Per i video, questi frame cambiano rapidamente (solitamente 24, 30 o 60 volte al secondo in base alla frequenza di fotogrammi del video) e i nostri occhi uniscono questi frame per darci l’impressione di movimento fluido. Una nuova immagine richiede che i pixel cambino colore in sincronia based on l’immagine che deve essere mostrata.
Per ottenere la risposta rapida necessaria, gli schermi usano dei piccoli transistor per controllare ogni pixel. Questi transistor agiscono come interruttori che si accendono e si spengono molto velocemente, modificando l’intensità dei subpixel e, quindi, il colore complessivo di ogni pixel.
L’alta risoluzione di schermi che spesso sentiamo nominare (come 4K, 8K, e così via) si riferisce al numero di pixel presenti su uno schermo. Più ci sono pixel, maggiore è la capacità dello schermo di produrre immagini dettagliate. Un display 4K, ad esempio, ha una risoluzione complessiva di circa 8 milioni di pixel. Questo significa più pixel per pollice, più dettagli e un’immagine più realistica.
Un altro aspetto interessante è la calibrazione del colore, un processo che garantisce che i colori sullo schermo siano il più possibile vicini ai colori reali. Sapendo che ogni schermo può avere leggere variazioni nella modalità in cui mostra i colori, la calibrazione aiuta a mantenere un livello di uniformità e precisione importante per fotografi professionisti, disegnatori, e chiunque lavori con media dove il colore è fondamentale.
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