Una radio è un dispositivo che utilizza le onde radio per ricevere e trasmettere segnali audio, come suoni e voci. Le radio possono essere portatili o fisse e possono essere utilizzate per ascoltare musica, notizie e programmi di intrattenimento trasmessi da stazioni radio locali o da altre parti del mondo. Potremmo affermare che la radio fu un tassello fondamentale per la riuscita della globalizzazione. Tutt’oggi rimane una popolare forma di comunicazione di massa ma in pochi sanno come funziona effettivamente una radio.
In questo articolo noi di Inlinestyle vi spiegheremo in maniera semplice cos’è una radio, le sue origini, come funziona e quali tipologie esistono.
Origini della radio
La radio è stata una delle prime forme di comunicazione di massa a sfruttare l’energia elettromagnetica per trasmettere suoni e parole a distanza. Il suo antecedente più immediato è il telegrafo, che utilizzava un sistema di segnali elettrici per inviare messaggi a distanza. Oggi noi lo diamo per scontato, ma ai tempi l’idea di sentire una voce umana attraverso ‘labbra artificiali’ rappresentava un’innovazione sconcertante. La tecnologia innovativa trascina e sconcerta, giacché costringe l’individuo a rivalutare il classico paradigma di vita. La radio come la conosciamo oggi ha avuto inizio alla fine del 1800, quando il fisico e inventore italiano Guglielmo Marconi ha brevettato il primo sistema di trasmissione radio basato sull’utilizzo delle onde elettromagnetiche. Nel 1895, Marconi ha trasmesso un segnale radio a una distanza di circa un chilometro, dimostrando che era possibile trasmettere segnali senza l’utilizzo di fili.
Negli anni successivi, la radio è stata sviluppata ulteriormente e ha iniziato a essere utilizzata come mezzo di comunicazione di massa per la trasmissione di notizie, musica e programmi di intrattenimento. Nel 1906, la prima stazione radio commerciale è stata inaugurata negli Stati Uniti, seguita da altre in Europa e in altre parti del mondo.
Con lo sviluppo della tecnologia, la radio è diventata sempre più popolare e diffusa. Negli anni ’20, la radio è diventata uno dei principali mezzi di intrattenimento, con le famiglie che si radunavano attorno al loro apparecchio radio per ascoltare programmi come “The Lone Ranger” e “The Jack Benny Show”.
Purtroppo in mano ai nazisti divenne un mezzo di massiccia propaganda nazionalsocialista: il regime di Adolf Hitler utilizzò la radio per diffondere messaggi d’odio nei confronti degli ebrei, così come per diffondere la musica e i programmi di intrattenimento che erano considerati idonei dal regime. Era anche utilizzata per diffondere fake news e informazioni distorte per sostenere il punto di vista del regime e per indurre la popolazione a sostenere la guerra. In parole povere: cambia la tecnologia di propaganda ma le tecniche di manipolazione sono simili al passato. Joseph Goebbels, ministro della propaganda del Terzo Reich, lo sapeva bene. La radio perciò rappresentava la voce del padrone.
Con l’avvento della televisione negli anni ’50, la radio ha dovuto fare i conti con una forte concorrenza, ma nonostante ciò è rimasta una forma popolare di intrattenimento e informazione. Oggi, la radio è ancora molto diffusa in tutto il mondo e continua a essere uno dei principali mezzi di comunicazione di massa. Ora che conosciamo la storia della Radio, cerchiamo di capire come funziona.
Come funziona una Radio
A livello puramente tecnico, il funzionamento della radio si basa sull’utilizzo delle onde radio, che sono onde elettromagnetiche di alta frequenza che viaggiano attraverso l’aria o lo spazio vuoto. Spieghiamo il meccanismo in cinque passi chiave.
(1) Quando una stazione radio trasmette un segnale, lo fa utilizzando una antenna trasmittente che genera un campo elettromagnetico oscillante a una determinata frequenza.
(2) Queste onde radio vengono poi irradiate nell’aria e possono essere ricevute da qualsiasi antenna ricevente che si trovi nelle zone limitrofe (come l’antenna di una radiolina portatile). Le radio che ricevono i segnali radio utilizzano un’antenna ricevente, che è un circuito elettrico che è sensibile alle onde radio.
(3) Quando un’onda radio entra in contatto con l’antenna (la nostra radiolina), essa viene convertita in un segnale elettrico che può essere processato dal resto del dispositivo. Che succede in seguito?
(4) Il segnale elettrico viene quindi inviato al demodulatore, che è un circuito che separa il segnale audio dal segnale di portante radio.
(5) Il segnale audio viene quindi amplificato da un amplificatore e inviato a un altoparlante o a delle cuffie, dove può essere ascoltato dall’utente.
Le radio possono ricevere segnali radio da diverse frequenze, come ad esempio la banda FM (frequenze modulate) o la banda AM (amplitudine modulate). Le stazioni radio utilizzano queste diverse frequenze per trasmettere segnali audio a diverse distanze e con diverse qualità del suono. Inoltre, molte radio moderne hanno la funzionalità di sintonizzazione automatica, che consente di cercare e trovare automaticamente le stazioni radio disponibili nella zona. E per non dimenticare, alcune radio hanno anche la possibilità di ricevere trasmissioni digitali, che offrono una qualità del suono superiore rispetto alle trasmissioni analogiche.
Radio e Onde elettromagnetiche
Le onde elettromagnetiche sono un tipo di radiazione elettromagnetica che viaggia attraverso lo spazio vuoto a velocità della luce. E la luce, come ben sappiamo, è estremamente veloce. Durante un’esplosione atomica, il bagliore precede il suono. Le onde sono generate da una variazione di campi elettrici e magnetici e sono caratterizzate da una frequenza e da una lunghezza d’onda. Le onde elettromagnetiche utilizzate dalle radio si trovano nello spettro delle onde radio, che va da circa 3 Hz a 3000 GHz. Nel primo caso ricordiamo la comunicazione tra sottomarini. Nel caso estremo opposto invece le trasmissioni satellitari. Le onde radio perciò hanno una lunghezza d’onda più lunga rispetto ad altre onde elettromagnetiche, come ad esempio le onde luminose o le onde microwave. La lunghezza d’onda si assesta tra 1 mm – 100.000 km. Nella tabella sottostante potete farvi un’idea delle diverse lunghezze d’onda:
Come potete osservare, le onde radio e le onde gamma sono agli antipodi. La onda gamma è una radiazione elettromagnetica derivante dal decadimento radioattivo dei nuclei atomici. Le onde radio della Radio commerciali in FM hanno una frequenza variabile di 30–300 MHz.
Tipologie di radio e funzionamento
Esistono diverse tipologie di radio, che si differenziano per via di peculiari caratteristiche e per il modo in cui trasmettono e ricevono i segnali radio. Ecco alcune delle principali tipologie di radio:
- Radio AM (amplitudine modulate): trasmettono i segnali audio modulando l’amplitudine del segnale di portante radio. Le radio AM sono spesso utilizzate per trasmettere notizie, programmi di dibattiti e trasmissioni in diretta, poiché offrono una buona qualità del suono anche a distanze elevate.
- Radio FM (frequenze modulate): trasmettono i segnali audio modulando la frequenza del segnale di portante radio. Le radio FM sono quasi sempre utilizzate per trasmettere musica e programmi di intrattenimento, poiché offrono una qualità del suono superiore rispetto alle radio AM.
- Radio a onde corte: sono in grado di ricevere trasmissioni da tutto il mondo utilizzando diverse frequenze dello spettro delle onde radio. Esse sono spesso utilizzate per ricevere trasmissioni in lingue diverse o per ascoltare trasmissioni da aree remote o poco coperte dalle trasmissioni FM e AM.
- Radio portatili: sono dispositivi che possono essere facilmente trasportati e utilizzati ovunque. Sono disponibili in diverse forme, come ad esempio radio a transistor, radio a cassetta o radio con display digitali. Possono essere alimentate a batteria o con un adattatore di alimentazione. In commercio si trovano anche radio in stile vintage, come la Pronus J 160, la quale consente di ascoltare musica MP3 con la tecnologia bluetooth.
- Radio per auto: sono progettate per essere installate in un veicolo e utilizzate durante i viaggi in auto, perciò hanno una funzione ristretta e precisa Possono essere alimentate dall’impianto elettrico del veicolo o da una batteria interna presente al suo interno. Le radio per auto spesso hanno anche funzionalità aggiuntive, come ad esempio la connettività Bluetooth o la possibilità di riprodurre file audio da una chiavetta USB.
- Radio digitali: utilizzano la tecnologia digitale per trasmettere e ricevere segnali radio. Offrono una qualità del suono superiore rispetto alle radio analogiche e possono ricevere trasmissioni da diverse fonti, come ad esempio stazioni radio terrestri, stazioni radio via satellite o trasmissioni internet.
Quelle elencate sono le principali tipologie di radio. Ultimamente le radio digitali stanno occupando uno spazio di primo piano, proprio per via della qualità del suono e della loro versatilità. Vengono anche chiamate Radio digitale DAB+ (Digital Audio Broadcasting): è il successore della Radio FM. Non è chiaro il futuro della Radio, potrebbe evolversi continuamente o sparire del tutto. L’unica certezza è la sua capacità di adattarsi a epoche diverse. Adesso ascolterete la radio con una consapevolezza diversa…
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Conclusione
La radio è una tecnologia che sfrutta le onde radio per ricevere e trasmettere segnali audio. Un celebre videoclip dei Buggles, Video Killed the Radio Star (1981), annunciava su MTV la morte della radio per mano della televisione. Se da un lato è vero che la TV diventò il mezzo di comunicazione di massa più popolare, dall’altro lato la radio non morì, più che altro sì è saputa adattare. Capire i meccanismi della radio ci permette di capire un’epoca e di apprezzarla con maggiore interesse. Siamo passati dal telegrafo di Guglielmo Marconi alla Radio digitale DAB+. Ne abbiamo fatto di strada!
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