Volanti, zumbanti e sempre più popolari: i droni stanno conquistando il cielo sopra di noi! Ma cosa sono di preciso e come funzionano? In questo articolo sveliamo i segreti di questi affascinanti dispositivi volanti.
Un drone, nel senso più ampio, è un aeromobile non presidiato, ossia un dispositivo in grado di volare senza piloti a bordo. Stiamo parlando di una piccola rivoluzione nella tecnologia del volo che si è diffusa in numerosi ambiti, dall’agricoltura alla fotografia, dalla sorveglianza alla consegna di pacchi.
Ma entriamo nel cuore della questione: come fa un drone a volare? Il principio di base è simile a quello di un elicottero. I droni sono solitamente dotati di quattro eliche (e per questo vengono anche chiamati quadricotteri) che lavorano in sincronia per sollevare il drone da terra e mantenerlo in aria. Le eliche sono montate su un telaio e ogni coppia di eliche si muove in direzione opposta rispetto all’altra per bilanciare la forza di torsione e garantire la stabilità.
La magia, però, avviene grazie a un componente chiamato controllore di volo. È il cervello del drone, un computer in miniatura che gestisce tutte le operazioni di volo, dagli spostamenti orizzontali e verticali alla stabilizzazione in aria. Il controllore utilizza sensori come giroscopi e accelerometri per rilevare la posizione e l’orientamento del drone, adattando la velocità di rotazione delle eliche per compensare le raffiche di vento o le variazioni di movimento richieste dal pilota.
Parlando di pilotare un drone, come si fa a controllarlo? C’è un trasmettitore – spesso un radiocomando simile a quello dei modellini di auto – che comunica con il drone via onde radio. Quando muovi le levette sul trasmettitore, invii un segnale al controllore di volo che traduce queste istruzioni in azioni. Oggi molti droni possono anche essere controllati attraverso smartphone o tablet, utilizzando connessioni Wi-Fi e applicazioni dedicate.
E che dire della parte visiva? I droni possono avere telecamere integrate o ganci per attaccare le camere, permettendo di catturare immagini dall’alto. L’uso delle telecamere ha aperto nuove frontiere nella fotografia e nella videografia aerea, consentendo di ottenere scatti che prima erano possibili solo affittando un elicottero o un aereo.
In alcuni modelli più avanzati troviamo anche i cosiddetti sistemi GPS, che aiutano il drone a localizzare la propria posizione esatta e a navigare lungo percorsi prestabiliti. Questo è particolarmente utile in ambiti come la geolocalizzazione e la mappatura di precisione.
Infine, parliamo di alimentazione. La maggior parte dei droni è alimentata da batterie ricaricabili al litio, che garantiscono da pochi minuti a oltre un’ora di volo, a seconda delle dimensioni del drone e del peso delle batterie. La durata della batteria è uno dei fattori critici nella progettazione dei droni, poiché influisce sul tempo che possono trascorrere in aria prima di dover tornare a terra per la ricarica.
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